Io Donna Wedding Book 2016/17

Io Donna Wedding Book 2016/17

12.10.2016.

II bouquet prima di tutto

Parliamo di allestimento floreale? Cominciamo col dire che tutto si può fare, ma la qua­lità e la creatività si pagano: non puoi pensare di avere la chiesa piena di fiori spenden­do poco. II primo consiglio, quindi, e di essere realisti: se il budget e limitato, meglio optare per la formula “poco ma buono”.

L’essenziale è un bel bouquet, fatto come si deve. Quanto alla chiesa, si possono decorare anche solo le panche.

II vostro bouquet ideate? Quelli “campestri” e un po’ spettinati che vanno di moda ci piacciono poco. II bouquet lo preferiamo un po’ “lecca­to”, cioè lavorato. Altrimen­ti, tanto vale farselo da soli.

Il fiore perfetto? Quello che non ha un’apertura e una fioritura molto velo­ci. Le peonie rischiano di per­dere la forma in pochissimo tempo. Cosa che non succe­de, invece, con zantedeschie e orchidee. D’inverno e bello il bouquet di bacche di rosa, o di peperoncini rossi. Anche per le damigelle, ma piccolo. La metà della metà di quello della sposa.
Un’idea originate per i tavo­li? I centrotavola alti sono una soluzione di grande impatto visivo. Bisogna pero sceglierli con base a stelo, lunga alme­ no ottanta centimetri, perchè non ostacolino la visuale ai commensali. Una soluzione per tutte le tasche e decorare la tavola con vasi molto sem­plici che contengono mini or­chidee. Alla fine della cena, possono diventare bombo­niere da regalare agli ospi­ti. L’importante è che il fio­re sia di qualità, non di quelli dozzinali che si comprano al supermercato.
Come scegliere ii fiorista? Fidandosi del passaparola, sempre. Ma anche a prima vista: se ti innamori del suo negozio, vuol dire che è quel­lo giusto.

 

 

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